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Published under Banche, Economia e dintorni, I.P. (Important Post)
16 Ottobre 2012
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Questa volta voglio ripercorrere con voi i processi, gli eventi, le CAUSE che hanno portato l’Europa a vivere questa profonda crisi, usufruendo dell’interessante lavoro di quattrogatti.info, per spiegare in chiave semplice ma allo stesso tempo esaustiva, il percorso che ha portato l’Europa in questo baratro, e le possibili uscite:
L’Euro sta vivendo la più importante crisi dalla sua nascita, in quanto la stessa Europa sta fronteggiando sia una crisi economica, che del debito, che finanziaria. Anche se al momento ciò che mette più a repentaglio l’Euro è senza ombra di dubbio la crisi del debito pubblico.
Cos’è la crisi del debito?
Un gruppo di paesi europei si trova in una situazione con:
I paesi coinvolti sono i cosiddetti PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna)
LIVELLO DEL DEBITO
Come vediamo i paesi coinvolti hanno un livello di debito superiore alla media dell’area euro, ad eccezione della Spagna che però ha visto raddoppiare il suo debito dal 2007 ad oggi.
ANDAMENTO DEL DEFICIT
Con lo scoppio della crisi finanziaria del 2008, il deficit aumenta notevolmente in tutti i paesi superando spesso il 10% del PIL. Ancora oggi il deficit rimane alto; questo significa che i PIIGS hanno un costante bisogno di emettere il debito. In questo contesto l’Italia è riuscita a limitare il deficit fiscale al di sotto della media europea.
PREZZO DEL NUOVO DEBITO
La differenza tra i tassi d’interesse dei titoli nazionali ed il titolo di stato tedesco (il cosiddetto spread) riflette lo stato di fiducia che i mercati hanno su un paese.
Se i mercati ritengono incerto che un paese sarà in grado di ripagare il proprio debito, richiedono un tasso di interesse più alto rispetto alla Germania per comprarne i titoli (cioè prestargli dei soldi).
Quando lo spread aumenta significa che per un paese diventa più costoso contrarre nuovo debito. Come vediamo per i paesi PIIGS questo prezzo è aumentato considerevolmente nell’ultimo anno e mezzo.
Come si è arrivati a questa situazione?
C’è un elemento comune a tutti i paesi: la crisi finanziaria del 2008-09 in cui alcuni paesi hanno dovuto contrarre debito per salvare le banche.
Inoltre la crisi finanziaria ha generato una crisi economica nell’area euro ed i governi hanno adottato misure straordinarie ( i vari QE e LTRO) per stimolare l’economia.
In più quando c’è una crisi economica diminuiscono le entrate dei governi (non c’è crescita economica) ed aumentano le spese (ammortizzatori sociali).
In questo contesto il deficit pubblico aumenta ed i governi hanno bisogno di contrarre debito.
A parte questo elemento comune, ogni paese ha poi delle “colpe ben specifiche” che lo hanno portato alla crisi del debito in modo diverso:
Italia, Portogallo, Spagna sono colpite anche dalla cosiddetta crisi che si auto-realizza ( i mercati pensano che questi paesi non potranno ripagare il debito, iniziano a chiedere tassi di interesse molto alti e proprio questo contribuisce alla materializzazione della crisi ).
Cos’è la crisi del debito?
Ci sono elementi comuni ai paesi europei che stanno affrontando la crisi del debito, ma le situazioni in cui i vari paesi si trovano sono ben differenti fra loro, ad esempio:
la Grecia è sull’orlo della bancarotta:
L’ Italia è ancora lontana dallo scenario greco, ma nel nostro caso la situazione è differente:
In sostanza una crisi del debito pubblico (in senso stretto) si manifesta quando uno Stato dichiara default, cioè che non ripagherà parte, o tutto, il debito contratto in passato.
Rischio default Grecia
Al momento il paese più a rischio di dichiarare default è la Grecia che sta chiedendo aiuto alla cosiddetta Troika ( formato da Fondo Monetario Internazionale, Union Europea, Banca Centrale Europea).
Se la Grecia dichiarasse default in modo non concordato, la sua uscita dall’Euro sarebbe automatica, infatti:
Un Euro senza Grecia non è però il rischio più grande che si corre, il pericolo vero è il cosiddetto effetto domino.
Effetto domino e rischio per l’Euro:
Sarebbe di fatto la fine dell’Euro (o forese dell’Unione Europea)
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